Rischio sismico luoghi di lavoro.
Il D.Lgs. 81/08 da sempre riporta come obbligo non delegabile del datore di lavoro, nell’Art. 17, la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi.
La necessità di un supplemento di valutazione emerge per quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 nell’Art. 29 “Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi” che al comma 3 recita:
3. La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata … a seguito di infortuni significativi…. A seguito di tale rielaborazione… il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato… nel termine di trenta giorni dalle rispettive causali.
Certamente gli infortuni mortali accaduti a seguito di un sisma, non ultimo in ambito lavorativo il già citato sisma dell’Emilia del 2012, sono eventi di una gravità tale da rientrare a tutti gli effetti in un piano di aggiornamento del documento di valutazione dei rischi.
La valutazione del rischio sismico deve partire dalla conoscenza della relazione di base:
Rischiosismico=Pericolositàͯ.Vulnerabilitàͯ.Esposizione
La pericolosità è funzione della frequenza e dell’energia associate a un terremoto che ha una certaprobabilità di manifestarsi. La pericolosità è tanto più elevata quanto più probabile sarà il verificarsi di unterremoto di elevata magnitudo, a parità d’intervallo di tempo considerato (detto periodo di ritorno) ed è rappresentato con la mappa di pericolosità sismica.
La vulnerabilità rappresenta la predisposizione di una costruzione a essere danneggiata e dipende dallecaratteristiche di resistenza delle costruzioni alle azioni di una scossa sismica. Quanto più un edificio èvulnerabile tanto maggiori saranno i danni a parità terremoto.
L’esposizione identifica la maggiore o minore presenza di beni esposti al rischio, la possibilità cioè di subire danni economici o ai beni culturali, oltre a perdite di vite umane. In definitiva si ottiene che la valutazione del rischio sismico coinvolge:
- la pericolosità che è una caratteristica del sito in cui l’edificio è costruito;
- la vulnerabilità è una caratteristica dell’edificio e della sua tecnica costruttiva;
- l’esposizione è una caratteristica dell’attività svolta in quell’edificio
Il valore della proposta SMART:
Il classico approccio al rischiosismico, da progettista strutturale, valuta unicamente la vulnerabilità delle strutture principali, senza tener conto delle misure organizzative e degli elementi non strutturali.
L’approcciometodologico di SMART prevede l’analisi del RISCHIO, di cui la vulnerabilità delle strutture è solo una parte. Il rischio sismico è determinato dalla combinazione di tre parametri: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione.
Per la valutazione le attività previste su ciascun sito sono previsti step di valutazione della vulnerabilità, differenziati per livello di appronfondimento, e icontri tra il gruppo di lavoro e D.L./R.S.P.P., in modo che l’azienda possa monitorare l’andamento delle attività.
L’output della valutazione permette di redirigere un piano di miglioramento e l’aggiornamento del DVR, capitolo rischio sismico e indicazioni di miglioramento del piano di emergenza.
Valutare il rischio sismico – Obiettivi, obblighi e opportunità fiscali. Secondo il D.Lgs. n.81/2008, le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, la disciplina del Sismabonus e del Superbonus 110% (D.L. n. 34/2020). Completo di tutti gli aggiornamenti fiscali
Autori: Biscuola Alessia e Fattori Lucio
Edizione: settembre 2020
Pagine: 248
Formato: 150×2010 mm
ISBN: 978-88-9288-018-4
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